L’inversione termica al suolo

L’inversione termica al suolo è un fenomeno atmosferico che si verifica quando la temperatura dell’aria vicino al suolo è più bassa rispetto a quella degli strati superiori. In condizioni normali, la temperatura diminuisce man mano che si sale in quota, ma durante un’inversione termica accade il contrario: uno strato d’aria fredda rimane intrappolato sotto uno strato di aria più calda.

Questo fenomeno si verifica principalmente nelle notti serene e calme, quando il suolo, raffreddandosi rapidamente dopo il tramonto, raffredda l’aria immediatamente sopra di esso. Senza vento a mescolare gli strati d’aria, il freddo rimane vicino al suolo mentre l’aria più calda si trova sopra, bloccando la circolazione verticale dell’aria.
L’inversione termica al suolo ha effetti significativi sul clima locale e sulla qualità dell’aria. Durante queste condizioni, gli inquinanti prodotti dalle attività umane (come le emissioni di auto e industrie) restano intrappolati negli strati d’aria più bassi, non potendo disperdersi. Ciò può causare un rapido peggioramento della qualità dell’aria, con un aumento delle concentrazioni di polveri sottili e altre sostanze inquinanti.
Inoltre, l’inversione termica può influenzare le condizioni meteorologiche, favorendo la formazione di nebbia fitta o brina. Nelle zone montuose o vallive, questo fenomeno è particolarmente comune, con le valli che si riempiono di aria fredda mentre le cime delle montagne rimangono più calde.
In conclusione, l’inversione termica al suolo è un fenomeno che modifica il comportamento atmosferico, con importanti implicazioni per la qualità dell’aria e la visibilità. Essere consapevoli di questo processo è cruciale, soprattutto nelle aree urbane e industriali, dove può avere impatti sulla salute e sulla vita quotidiana.

Progetto europeo Copernicus: dati storici su cambiamenti climatici e qualità dell’aria

 

Il servizio Copernicus sui cambiamenti climatici (C3S) e il Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) sono gestiti dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (ECMWF) per conto della Commissione europea. ECMWF contribuisce anche al servizio di gestione delle emergenze di Copernicus (CEMS).

C3S fornisce informazioni autorevoli sul clima passato, presente e futuro, nonché strumenti per consentire strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici e di adattamento da parte dei responsabili politici e delle imprese in Europa e nel resto del mondo. Gli utenti di C3S includono scienziati, consulenti, pianificatori e responsabili politici, i media e il pubblico. La maggior parte degli elementi di servizio C3S sono implementati da circa 260 aziende e organizzazioni in tutta Europa, selezionate sulla base di Invitations To Tender competitive (ITT).

Cams fornisce informazioni coerenti e controllate di qualità relative all’inquinamento e alla salute dell’aria, all’energia solare, ai gas a effetto serra e al riscaldamento climatico, in Europa e nel resto del mondo.

Al centro di entrambi i servizi operativi c’è un’infrastruttura dati di facile accesso, il Climate Data Store (CDS) per i dati relativi al clima e l’ Atmosphere Data Store (ADS) per i dati di monitoraggio atmosferico. Gli archivi di dati sono dotati di tutti gli aspetti essenziali per ricavare informazioni utilizzabili e per potenziare gli specialisti dei dati, tra cui la documentazione e le valutazioni della qualità, nonché un Toolbox per il CDS.

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