Le 10 nazioni più fredde del mondo

Per chi vive in Italia, o ancor meglio nel Sud del Belpaese, il concetto di freddo è assai diverso da quello di un abitante del Nord Europa, dove chi starnutisce schizza ghiaccio come se fosse grandine. Il freddo che si prova in alcune zone del mondo è al di fuori delle esperienze di molte persone, soprattutto se abituate a climi miti.
Per avere un’idea più precisa di quali condizioni ambientali possa riservare il nostro pianeta, basta dare un’occhiata alle 10 nazioni più fredde del mondo (è stato escluso l’Antartide, poiché non è una nazione e non appartiene ad alcun paese, anche se qui è stato registrato il record di temperatura più bassa mai raggiunta nel pianeta: -89,2 ºC a Vostok nel 1983).

GROENLANDIA. Per la maggior parte dell’anno il paese è coperto dal ghiaccio e la temperatura media è di -10 °C. Durante i freddissimi inverni la temperatura tocca facilmente i -65 °C e durante l’estate non si superano mai gli 8 °C.

Tipico villaggio della Groenlandia

 

ESTONIA. Gennaio è il mese più freddo con temperature diurne che di solito stanno intorno ai -5 °C ma, in alcuni casi, i mesi invernali possono essere più freddi, con temperature molto al di sotto dello zero, circa -20 °C o meno e con forti freddi venti che provengono da nordest.

NORVEGIA. Anche se il paese in sé è molto freddo, quella che batte i record delle basse temperature è la parte interna della Norvegia. Durante l’inverno, le regioni interne sono più fredde rispetto alla costa, le cui temperature sono mitigate dai venti caldi provenienti dal mare da occidente.

BIELORUSSIA. La Bielorussia è uno di quei paesi con un tempo relativamente bello durante l’estate, ma terribilmente freddo in inverno. La temperatura media annuale è di circa 7 °C.

RUSSIA. La temperatura media massima nel mese di gennaio è di -8 °C, mentre la minima media scende a circa -27 °C. Il paese è la patria di Oymyakon, il luogo abitato più freddo del mondo con temperature che arrivano fino a -71,2 °C.

Monumento nella città di Oymyakon con la scritta “Polo del freddo” (Siberia)

 

CANADA. In Canada c’è la città più fredda del Nord America, Snag, nello Yukon, le cui temperature raggiungono i -63 °C.

ISLANDA. Il nome del paese, Iceland (terra del ghiaccio), la dice lunga sulle sue temperature. Mentre le aree a bassa quota sono a zero gradi, quelle a quota più elevata possono arrivare a -30 °C.

FINLANDIA. Una parte del paese si trova oltre il Circolo Polare Artico e i rigidi inverni durano non meno di quattro mesi, con temperature che possono scendere fino a -45 °C.

LITUANIA. Questo paese del Nord Europa è molto freddo, soprattutto in inverno. In alcune zone sono comuni temperature di -20°C, con punte minime di -34 °C nelle zone costiere e -43 °C nella parte orientale. La neve è presente da ottobre ad aprile.

MONGOLIA. Situata in Asia Centrale, tra la Cina e la Russia, la Mongolia ha temperature medie durante gli inverni, da ottobre ad aprile, inferiori a zero gradi, mentre il resto dell’anno è solo qualche grado più caldo.

Yurt – tipica abitazione della Mongolia

In inverno metà delle cadute sono a causa del ghiaccio

Secondo l’ Istituto Nazionale Svizzero di Assicurazione contro gli infortuni, metà delle cadute in piano in inverno, si verificano per causa di neve o ghiaccio; soprattutto durante la settimana tra le 6 e le 8 del mattino. Per evitare le cadute e le dolorose lesioni che ne conseguono, occorre essere prudenti, uscire di casa un po’ prima e vestirsi in modo adeguato.

In inverno sentieri e strade si trasformano in vere e proprie piste di pattinaggio. Fango e neve si accumulano creando ostacoli inattesi in cui è facile inciampare. In caso di caduta, l’impatto avviene con il suolo gelato e causa lesioni talmente dolorose da richiedere un intervento medico.

Il ghiaccio è particolarmente insidioso e causa l’85% di tutte le cadute invernali. Se non applicate ramponcini antisdrucciolo alle scarpe o non avete un sostegno al quale appoggiarvi, provate ad adottare l’andatura del pinguino: avanzate a piccoli passi, quasi trascinando i piedi orientati leggermente verso l’esterno con la pianta ben appoggiata al suolo. Il baricentro del corpo è allineato alla gamba che effettua il passo e forma un angolo retto con il suolo.

 

 

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