Meteo estremo. I danni causati da eventi climatici estremi sono ammontati nel 2017 a 320 miliardi di dollari. I dati forniti da Munich Re arrivano nel giorno della Giornata mondiale della meteorologia, che si è celebrata il 23 marzo. Per l’occasione l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm) ha diffuso il suo ultimo rapporto, secondo cui il 2017 è stato l’anno più funestato dagli eventi meteo estremi; tuttavia anche l’anno in corso, per come è iniziato, non sembra essere da meno.
Nel rapporto, che si intitola “Dichiarazione dell’Omm sullo stato del clima globale nel 2017” , l’agenzia delle Nazioni Unite passa in rassegna i fenomeni principali dell’anno scorso: da una stagione degli uragani nordatlantici “molto attiva”, alle inondazioni per le piogge monsoniche nel subcontinente indiano, fino alla continua e grave siccità in alcune aree dell’Africa orientale.
“L’inizio del 2018 sta proseguendo da dove il 2017 si è fermato, con gli eventi meteo estremi che mietono vittime e distruggono i mezzi di sostentamento”, ha detto il segretario generale dell’Omm, Petteri Taalas. “L’Artico ha sperimentato temperature insolitamente elevate, mentre le aree densamente popolate nell’emisfero settentrionale sono state colpite da un freddo pungente e da tempeste invernali dannose, per questo suggeriamo di vedere il nostro prodotto Below Zero sulla seguente pagina. L’Australia e l’Argentina hanno subito ondate di calore estreme, e la siccità è continuata in Kenya e Somalia”.
Meteo estremo anche in Italia, secondo i dati Ispra la caratteristica più rilevante del clima, nel 2017, è stata la persistenza di condizioni siccitose e allo stesso tempo la presenza di precipitazioni di forte intensità. In Lombardia, per esempio, il 2017 è stato un anno complessivamente asciutto e caldo: le precipitazioni totali annue e il numero di giorni piovosi sono stati inferiori alla media del periodo recente, mentre la temperatura media annua in pianura è stata superiore a quella già registrata nel 2016 e vicina ai valori record del 2014 e 2015; il 2017 risulta infatti tra i primi 10 anni più caldi e più asciutti degli ultimi 117 anni.