Percentuale minima di etanolo per i prodotti disinfettanti a base alcolica.
La richiesta di chiarimenti, sollecitati dalle farmacie, sulla percentuale minima di etanolo (alcool etilico) nei prodotti disinfettanti a base alcolica, ha sortito la risposta dell’Istituto superiore di sanità, che per quanto “generica” porta a dedurre che i prodotti in commercio autorizzati dal Ministero siano validi e che le preparazioni officinali base di etanolo “in concentrazione non inferiore al 70% V/V pari a c/a 62% m/m” si possano considerare “conformi”.
A darne conto è una comunicazione di Federfarma che alcuni settimane fa aveva interpellato il Ministero della Salute, in seguito a un aggiornamento ministeriale sulle raccomandazioni per l’igiene delle mani che indicavano una percentuale di etanolo non inferiore al 70% nei prodotti, “in contrasto con quelle fornite dall’Istituto superiore della sanità , che indicano genericamente una concentrazione compresa tra il 60% e il 70%”.
Secondo l’Oms poi “i prodotti a base di alcol destinati, alla sanificazione delle mani, in ambito comunitario” devono avere una percentuale di etanolo “almeno del 60% che viene, invece, portata tra il 60 e l’80% per i medesimi prodotti destinati in ambito sanitario“, percentuali più elevate non sono consigliate perché meno efficaci.
Da queste considerazioni, Federfarma deduce “la validità dei prodotti in commercio, autorizzati dal Ministero della Salute, per la disinfezione delle mani e per la decontaminazione delle superfici e per quanto concerne le preparazioni officinali a base di etanolo, allestite in farmacia “in concentrazione non inferiore al 70% V/V pari a c/a 62% m/m possono essere considerate conformi alle indicazioni ministeriali e al contempo coerenti con le considerazioni dell’Iss”.
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