La struttura portante del pneumatico è la carcassa e ha la funzione di resistere alle sollecitazioni provocate dalla pressione di gonfiamento, dal carico applicato e dalle forze trasmesse tra pneumatico e terreno, siano esse verticali, laterali o longitudinali, contribuendo al confort di marcia e all’uniformità di rotolamento.
La carcassa è formata da più tele sovrapposte e incrociate le une rispetto alle altre (struttura convenzionale, utilizzata in origine con trama diagonale rispetto alla direzione di rotazione), oppure disposte radialmente (pneumatico radiale, struttura montata prettamente su tutte le autovetture). La tipologia può essere:
R = radiale
D = (convenzionale) diagonale, a tele incrociate
B = (bias belted) cinturato
Le tele sono di sola trama e l’ordito (molto rado a volte fatto di gomma) serve solo per reggerla insieme.
Carcassa radiale è la particolare struttura della copertura composta da una o più tele, con le cordicelle disposte in senso radiale, cioè da tallone a tallone. La deformabilità deve essere distribuita in modo opportuno e un pneumatico radiale è molto deformabile in verticale (per la bassa rigidezza dei fianchi) e molto rigido sulla circonferenza grazie alle tele di cintura. Ne deriva un elevato confort di marcia e buone caratteristiche laterali, arrivando a ridurre la resistenza al rotolamento di una carcassa convenzionale di oltre il 20%..
Nei pneumatici convenzionali, la carcassa è formata da un certo numero di tele i cui rinforzi sono posti ad un angolo di 35°/40° rispetto alla direzione di rotazione.
Nel caso dei pneumatici cinturati (una specie di categoria intermedia), un certo numero (pari) di tele viene posto sotto il battistrada con un angolo di circa 15° rispetto alla direzione di rotazione. La cintura da al pneumatico una maggiore rigidezza.